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Gli scarichi idrici delle attività economiche
alla luce dei recenti decreti di semplificazione
Organizzato da: Acsel Srl
Webinar | 28 Marzo | Diretta onlinePartecipazione Gratuita per Enti associati ad Acsel Associazione
Programma 28 Marzo 2025
- Riferimenti normativi.
- La nuova nozione di scarico.
- Gli elementi essenziali del concetto di scarico.
- I corpi ricettori.
- Le vasche e le cisterne aziendali: scarico o deposito di rifiuti?
- I rifiuti costituiti da acque reflue.
- Le acque di scarico e i rifiuti liquidi.
- I rapporti tra la normativa sulla tutela delle acque e quella in tema di rifiuti.
- Le tipologie di acque reflue:
- Le acque reflue domestiche, industriali e urbane.
- La nozione di acque reflue industriali secondo i recenti orientamenti della giurisprudenza.
- Le acque provenienti da:
– impianti di lavanderia.
– un autolavaggio;
– parcheggi;
– un’attività di auto carrozzeria;
– un’attività da autofficina meccanica;
– un centro di revisione;
– un’attività di falegnameria;
– un’attività di pasticceria;
– un mattatoio comunale;
– lavaggio di inerti, di pavimenti di un complesso industriale, di betoniere;
– lavaggio dei piazzali adibiti allo stoccaggio dei rifiuti o dei mezzi adoperati per il loro trasporto;
– lavaggio di cassonetti;
– lavorazioni marmi;
– piscine;
– da un centro sportivo (campi da tennis, calcetto … …);
– ristoranti ed alberghi.
- L’assimilabilità delle acque reflue industriali a quelle domestiche alla luce del nuovo decreto di semplificazione ambientale.
- L’immissione occasionale e la tracimazione. Quale disciplina applicare?
- Scarico discontinuo di reflui e scarico occasionale. La distinzione nell’evoluzione normativa e giurisprudenziale.
- Le acque meteoriche e di dilavamento.
- Le acque reflue assimilabili alle domestiche.
- Le deleghe alle Regioni per l’emanazione di specifiche normative in materia di:
– limiti di emissione degli scarichi;
– assimilabilità alle acque reflue domestiche;
– utilizzazione agronomica;
– acque meteoriche di dilavamento e acque di prima pioggia;
– autorizzazione allo scarico.
- La disciplina autorizzatoria degli scarichi.
- Gli elementi essenziali dell’autorizzazione.
- Il potere discrezionale della pubblica amministrazione.
- Tempi e validità dell’autorizzazione.
- Il subigresso di un soggetto in un’attività economica già autorizzata: obblighi ed adempimenti.
- La disciplina dei pozzi perdenti o assorbenti, tra normativa nazionale regionale e locale.
- La corretta gestione delle fosse e delle vasche settiche.
- Il regime sanzionatorio previsto dal Testo Unico Ambientale, alla luce delle recenti modifiche.
- Gli illeciti amministrativi e gli illeciti penali.
- La mancanza di autorizzazione e il superamento dei limiti tabellari.
- Circostanze esimenti.
- Le regole del campionamento.
- Particolari ipotesi sanzionatorie:
– Il trasporto illecito dei rifiuti liquidi costituiti da acque reflue;
– Lo sversamento dei liquami da autospurgo.
- Le disposizioni del codice penale in materia di acque:
– il danneggiamento (art. 635 C.P.);
– il getto di cose pericolose (art. 674 C.P.)
– la violazione delle norme di tutela del paesaggio (art. 181 del D. Lgs. n. 42/2004).
- La responsabilità delle persone giuridiche derivante da scarichi non autorizzati, alla luce del decreto n. 121/2011
- Il D. Lgs n. 121/2011, in attuazione delle direttive 2009/123/Ce e 2005/35/Ce ha introdotto nuove fattispecie di reati ambientali ed ha esteso, mediante modifiche apportate al D. Lgs. n. 231/2001, la responsabilità penale anche alle persone giuridiche.
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