Quesiti

Una sezione dedicata a tutte le domande dei nostri utenti poste prima, dopo o durante un nostro webinar per chiarire e risolvere ogni dubbio.

Ambiente - Ecologia - Verde
Comprimi Espandi

1.

Nel 2021 ho partecipato al corso di formazione per Ispettori Ambientali che Lei ha tenuto per ACSEL. Io tra le altre cose mi occupo di una parte delle questioni legali di CEM prima che arrivino sul tavolo dell’avvocato. In particolare, nell’ambito della gestione del personale e del contenzioso coi dipendenti. Ho voluto fare anch’io il corso per conoscere meglio la materia e supportare gli operatori che si trovino a lavorare sul campo. Lei era stato molto disponibile e si era dimostrato davvero competente in materia, per cui mi permetto di porLe un quesito: visto che dallo scorso 10 ottobre l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti da parte di un privato cittadino costituisce in illecito penale, mentre prima era sanzionato in via amministrativa, mi chiedevo se i ns. ispettori ambientali non possano più accertare formalmente la violazione con un verbale, e possano solo segnalare alla Polizia Locale l’eventuale presunto trasgressore che abbiano individuato esaminando il contenuto dei sacchi rinvenuti. Per noi è importante per delineare il perimetro del servizio che siamo abilitati a fornire ai Comuni soci che ce lo chiedono. La ringrazio anticipatamente e saluto cordialmente.

Effettivamente dal 10 ottobre, per effetto dell’art. 6-ter, comma 1, decreto-legge n. 105/2023, convertito dalla legge 9 ottobre 2023, n, 137, l’abbandono di rifiuti posto in essere da un cittadino privato configura un illecito penale, ai sensi del revisionato articolo 255, comma 1, d.lgs. n. 152/2006.

Ma, attenzione!

L’Ispettore ambientale non ha mai sanzionato l’abbandono di rifiuti, ex art. 255, d.lgs. n. 152/2006, bensì solo il non corretto conferimento di rifiuti vietato dalle disposizioni regolamentari comunali e dalle ordinanze sindacali.

La novella legislativa non modifica minimamente le funzioni dell’Ispettore ambientale, che continuerà, pertanto, a sanzionare regolarmente le violazioni amministrative delle disposizioni regolamentari e delle ordinanze sindacali.

Cari saluti

Gaetano Alborino

Questo quesito è stato posto durante il corso Tutela dell’Ambiente e Rifiuti

Affari Generali
Comprimi Espandi

1.

la relazione di verifica dei servizi ex art. 30 si riferisce ai servizi svolti nell’anno in corso (2023) o nell’anno precedente (2022)?

La relazione periodica ex art. 30 D.lgs. n. 201/2022 è riferita al rispetto degli obblighi del contratto di servizio ed ai risultati (in termini economici, di efficienza, efficacia e qualità) di cui all’esercizio in corso (2023) e non all’esercizio passato (per quanto l’analisi, certamente, potrà mettere in luce i risultati del 2022 quale elemento di comparazione e di azione strategica adottata per il miglioramento del servizio). La verifica con riguardo gli aspetti economici dovrà reggersi, gioco forza, sulla base dei Report periodici che “devono” essere previsti dall’Ente locale e trasmessi dalle partecipate (sulla base di una cadenza opportuna, ed “almeno” semestrale a ns. avviso) nonché sulla base di situazioni infrannuali quali:

a. Il Bilancio di Previsione/Budget per l’anno successivo;

b. Il Bilancio di verifica o comunque una situazione infrannuale di fine esercizio, la quale difficilmente potrà discostarsi in modo rilevante rispetto alla situazione definitiva di cui al Bilancio d’esercizio consuntivo, oggetto di approvazione nei 120 gg successivi alla chiusura dell’esercizio;

Questo quesito è stato posto durante il corso La nuova disciplina dei Servizi Pubblici di rilevanza economica & le Società in-house providing

2.

Nella slide intitolata SPL A R.E. sono indicati degli allegati (contratto di servizio, delibera, spl bilancio ultimi 3 anni, budget 2023, situazione al 30.06.2023, impegni per il comune). Volevo sapere se tale documentazione deve essere oggetto di disamina e pertanto inserita ed allegata a corredo della relazione necessaria per motivare l’affidamento di un servizio a rilevanza economica ad una società in house dell’Ente

Con riferimento agli allegati indicati nella scheda intitolata SPL a R.E., gli stessi, certamente, costituiscono elementi fondamentali e di partenza per le analisi di cui alla ricognizione ex art. 30 D.lgs. n. 201/2022 ma non dovranno essere allegati alla predetta Relazione.

Questo quesito è stato posto durante il corso La nuova disciplina dei Servizi Pubblici di rilevanza economica & le Società in-house providing

3.

E’ possibile avere un fac-simile di relazione di verifica ex art. 30?

Al momento non è disponibile alcun format (fac-simile) dei contenuti della relazione ex art. 30 D.lgs. n. 201/2022 su cui l’ANAC sta procedendo per il rilascio di un apposito format. Sul tema cercheremo nelle prossime lezioni di approfondire tale questione dando indicazione in sommi capi degli elementi fondamentali che andrebbero analizzati ed indicati nella relazione, anche per mezzo di qualche esempio pratico;

Questo quesito è stato posto durante il corso La nuova disciplina dei Servizi Pubblici di rilevanza economica & le Società in-house providing

4.

I comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti quali adempimenti devono effettuare entro il 31/12/2023, dato che l’art.30 del D.LGs. 201/2022 li esclude dalla ricognizione periodica della situazione gestionale dei servizi oggetto del citato decreto?

Con riferimento agli Enti locali con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, fermo restando l’applicazione del D.lgs. n. 201/2022 con riguardo a tutte le previsioni del Decreto relative, chiaramente, alle modalità di affidamento dei S.P.L. e alle previsioni dei controlli di cui al Contratto di Servizio e gli altri Atti regolatori del rapporto di servizio, la ricognizione periodica di cui all’art. 30 non trova applicazione. Tuttavia, per quanto la norma nulla precisi in tal senso e forse sarebbe necessario un intervento normativo che lo precisi, a nostro avviso potrebbe apparire opportuno procedere, comunque, alle analisi periodiche predette con riferimento, almeno, ai S.P.L. affidati a Società In House dato il riferimento normativo al Piano di Razionalizzazione ex art. 20 D.lgs. n. 175/2016 (la relazione periodica costituisce, infatti, appendice del Piano) che trova applicazione generale nei confronti degli Enti locali a prescindere dalle dimensioni. Attenzione, su tale aspetto, in caso di S.P.L. affidati da più Enti locali nell’ambito di funzioni associate per i quali potrebbe essere superata complessivamente la soglia minima dei 5.000 abitanti (in tal caso gli Enti associati sarebbero obbligati a procedere all’adempimento della ricognizione);

Questo quesito è stato posto durante il corso La nuova disciplina dei Servizi Pubblici di rilevanza economica & le Società in-house providing

Servizi Cimiteriali
Comprimi Espandi

1.

Il Comune X ha dato in concessione ad un privato la realizzazione, nel Cimitero Comunale, di n. 100 cappelle gentilizie. Le suddette cappelle saranno, quindi, assegnate a chi, avendone i requisiti, presenterà domanda e pagherà il relativo prezzo per 99 anni, prima di ritornare in proprietà al Comune (già proprietario del terreno sul quale le cappelle sorgeranno). Domanda: Le cappelle gentilizie che si andranno a realizzare devono rispettare la normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche oppure, considerandole “private” sono esenti da tale normativa?

Ogni intervento nell’ambito delle aree cimiteriali, pubblico e privato, dovrà provvedere perché siano garantite condizioni di accessibilità, percorrenza ed utilizzo di ogni tipo di struttura o manufatto destinato al personale e ai visitatori.
Per quanto riguarda l’accessibilità, poiché il cimitero è un opera di urbanizzazione primaria, come le strade ad esempio, i percorsi principali per arrivare alla sepoltura che il comune assegna devono essere accessibili mediante la rimozione di tutte le barriere architettoniche, come previsto dal DPR n. 503 del 1996 – Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici.
Se  così non fosse l’opera non è collaudabile per errore progettuale.
Infatti i Cimiteri sono strutture comunali obbligatorie, quindi sono luoghi pubblici che devono garantire l’accessibilità anche al disabile (es. creazione di rampe o di piani inclinati con corrimani con pendenze morbide fino ad un max di 8% che vuole dire massimo 8 cm per mt. limitando i tratti rettilinei a max 10 mt di sviluppo continuo, imponendo l’interruzione dello sviluppo della rampa ogni 10 mt con pianerottolo largo almeno mt 1,50 e lungo almeno mt 1,50 quando il dislivello richiede un percorso inclinato articolato) imponendo che il dislivello max superabile con le rampe sia inferiore a mt 3,50 oltre il quale occorre prevedere un ascensore od un montascale. Quindi anche i cimiteri devono essere accessibili a tutte le persone quindi anche a quelle con ridotte o impedite capacità motorie.
Il fatto che si tratti di cappelle gentilizie private non esclude l’obbligo normativo previsto dal DPR n. 503 del 1996 in quanto inserite all’interno del cimitero.

Questo quesito è stato posto durante il corso La Gestione economico-finanziaria dei cimiteri. I cimiteri: un’importante risorsa per i comuni

Ufficio Notifiche - Messi
Comprimi Espandi

1.

L’ente deve fare un atto formale per dire che usa le pec per notificare? Oppure può utilizzare questo metodo di notifica in forza delle norme vigenti?